Credo nella santità ma non credo in Dio.

O meglio… Il problema di Dio mi è alquanto estraneo. Preferisco definirmi agnostico in quanto il problema dell’esistenza di Dio o della sua non esistenza, travalica le mie capacità logiche e razionali. Ritengo dopotutto che affermarne o negarne l’esistenza faccia parte di quel mondo di assoluti che poi diventano in fin dei conti un dogma di fede.

Gli assoluti nascondono l’incapacità dell’uomo di spingersi oltre nella propria riflessione. Gli assoluti nascondono la difficoltà umana di cogliere l’infinita complessità della vita.

Credo nella santità, poiché dopotutto la santità è pur sempre una questione umana. È pur sempre la questione dell’uomo che cerca di trascendere la propria finitezza.

La santità è pur sempre il tentativo dell’uomo di trascendere se stesso, e assurgere a una dimensione spirituale che superi i suoi limiti. Credo nella santità perché nella santità c’è pur sempre la lotta dell’uomo, che cerca di comprendere il suo posto nel mondo, e dare risposte alle questioni relative ai fini e ai valori.

12 aprile 2016