Maria Chiara è stata la prima a parlarmi della situazione disperata i cui si trovavano le prostitute e i prostituiti in epoca di pandemia.
Ho scoperto ben presto che in questi giorni, e non solo, le sex workers e i sex workers erano una classe lavoratrice tra le più neglette, messa al bando, gettata in un mondo di fame e solitudine.
Ho cercato per giorni chi potesse parlarmi di questo mondo con cognizione di causa. Alla fine sono entrato in contatto con Pia Covre. Volevo intervistarla. Ne avvertivo la necessità per iniziare a capire che cosa sia la prostituzione, come si possa sottrarre questo fenomeno da una narrazione univoca, che vede molti pronti a stigmatizzare, ma ancora pochi intenti a cercare di delinearne i contorni. Di questo fenomeno. Detto in altre parole volevo sbarazzarmi dei miei pregiudizi. Pia Covre mi ha aiutato a iniziare il viaggio.
il resto dell’intervista la potete leggerre su Mentinfuga