Ho fame, una fame che non si sazia. Come fare a soddisfarla ora che i teatri sono chiusi? L’unica soluzione possibile è quella di continuare a parlare di teatro, di parlare con i protagonisti che il teatro lo vivono e lo soffrono sulla propria pelle. Per questo ho deciso di intervistare Federica Frascassi.

Chi è Federica Fracassi?
Federica Fracassi è una persona solare ma anche molto complessa, che tenta di usare le sue fragilità e anche le cose che non sa fare bene, per trasformarle in qualcosa che invece possa parlare agli altri e rimanere, che possa avere un valore. Federica Fracassi è una persona che tenta di trasformare le fragilità in qualche cosa che possa splendere.
È una bella risposta mi piace glielo dico. La ringrazio e ridiamo insieme. Ha una bella risata, aperta.

Mi ha colpito il suo percorso formativo. Lei si laurea in filosofia della scienza con Giorello. Arriva alla danza con il maestro Gianni Zari. Affronta la scuola d’arte drammatica Paolo Grassi, il Corso europeo di formazione superiore per attori. Poi Carmelo Bene, Ronconi, Thierry Salmon, Romeo Castellucci. In che modo queste strade l’hanno formata come attrice? Che peso hanno avuto nelle sue scelte?

Io mi sono laureata tardi. Ho studiato parallelamente filosofia e recitazione. Però la recitazione ha avuto subito una via più pressante. Quindi ho portato avanti filosofia in maniera prolungata, estenuante, fino a che mi sono laureata a quarant’anni. Avendo finito gli esami molto prima.

Gianfranco Falcone

L’intera intervista la potete leggere su Mentinfuga