Oggi si festeggia la giornata internazionale della disabilità.
Io l’ho già festeggiata nei giorni scorsi, e nei giorni ancora prima. Perché la disabilità non è questione di un giorno. Alla disabilità si deve prestare attenzione tutto l’anno. È un tema che dovrebbe essere al centro dell’agenda politica del governo.
Io la giornata internazionale della disabilità l’ho festeggiata andando da solo a Catania, per dimostrarmi che nonostante la tetraplegia e la carrozzina, posso autodeterminarmi, e darmi una prospettiva di futuro.
Sono andato da solo a Catania perché la disabilità non è necessariamente sinonimo di dipendenza da terzi, che si prendano cura del mio corpo e della mente.
La questione della disabilità è soprattutto un problema culturale. La misura della sua soluzione risiede innanzitutto nella capacità di abbattere quelle barriere interne, che impediscono al soggetto e al sociale di includere realmente.
Io la giornata internazionale della disabilità l’ho festeggiata andando da solo a Catania, per dimostrarmi che nonostante la tetraplegia e la carrozzina, posso autodeterminarmi, e darmi una prospettiva di futuro.
Sono andato da solo a Catania perché la disabilità non è necessariamente sinonimo di dipendenza da terzi, che si prendano cura del mio corpo e della mente.
La questione della disabilità è soprattutto un problema culturale. La misura della sua soluzione risiede innanzitutto nella capacità di abbattere quelle barriere interne, che impediscono al soggetto e al sociale di includere realmente.
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