A Roma ci ho passato qualche giorno. Sono arrivato il quattro marzo per ripartire il nove. Dovevo fermarmi di più. Gli allarmi del coronavirus mi hanno fatto anticipare il rientro.
Sono tornato lunedì in stazione centrale a Milano. Mi hanno fatto passare dai gate senza controlli. D’altronde chi lo fermerebbe un disabile in carrozzina? Sarebbe politicamente scorretto.
All’arrivo ho trovato una città deserta e spettrale.

Roma nei giorni precedenti cercava ancora di difendersi. A sentire Pasquale, il mio accompagnatore, la gente in giro era poca, ma tra turisti e residenti c’era ancora fermento.
Nonostante la preoccupazione avevo deciso di partire ugualmente. Avevo alcune interviste a cui non volevo rinunciare.

Ho avuto il piacere di dialogare con la senatrice Bonino.
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