La programmazione teatrale a luglio a Milano è stata superba. D’altronde dovevamo rifarci dalla pausa forzata imposta dal lockdown. Adesso siamo ad agosto. Per il caldo e la necessità di un legittimo riposo tutto procede più lentamente. Ne approfittiamo per scambiare qualche idea con Serena Sinigaglia, attrice, regista e direttore artistico di ATIR.
Bellissimo Michele Serra, come è bellissimo Massimo Popolizio, bellissima Cristina Crippa, bellissima Rita Pelusio. Giusto per fare dei nomi delle attrici e degli attori che ho visto in scena nelle ultime serate. Però un po’ anche che palle. Solo monologhi. Mi sembra che quello a cui abbiamo assistito sia stato il fantasma del teatro. E non ci sia stata una vera ripartenza?
Ma. Sei troppo ideologico. È comunque una ripartenza. Ed è comunque teatro. Il Teatro nasce nella misura in cui ci sono almeno uno spettatore e un attore. L’incontro accade. Certo, contemporaneamente il grande teatro inteso, non soltanto per il numero di attori, ma anche per il contributo degli scenografi, dei costumisti, dei designer, dei macchinisti, cioè la grande macchina del teatro, quella non è ripartita. Infatti la maggior parte dei teatri sono chiusi.
L’intervista nella sua versione completa è su Mentinfuga