A fare da cornice a Stefano Orlandi e alla sua band la splendida bellezza del Cortile delle Armi del Castello Sforzesco. Dove lentamente il rosa del tramonto si è spento nel buio della notte, e accesi i fari sul palco, abbiamo ascoltato in rapida successione i versi di Baudelaire e della sua Reversibilità, a cui è seguita la canzone Smisurata preghiera, scritta per Tenco che si suicidò a San Remo. Fanno ancora accapponare la pelle i versi di Faber Non c’è l’inferno nel mondo del buon dio.
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