Dopo tre mesi di astinenza torniamo al Piccolo, a Milano. A inaugurare la stagione estiva troviamo Storie di Stefano Massini.
Gli siamo grati per essere stato il primo a salire sul palco, e ricordarci che siamo vivi solo se siamo in relazione con gli altri, non al chiuso dei nostri loculi privati ben attrezzati.
Massini ha raccontato storie, accompagnato al piano dal brillante Paolo Jannacci. Sono state storie struggenti come quella dedicata a Kafka, divergenti come quella che racconta di Bob. L’artista ci ha guidati a comprendere i meccanismi del raccontare, dell’ascoltare. Atti che non sono mai a senso unico, ma richiedono un emittente e un ricevente. Ci ha fatto capire che una storia non è mai quella che vuole l’autore, che non porta necessariamente là dove l’autore decide. Le storie hanno una vita propria, prendono per mano autore e pubblico, e lo conducono dove vogliono loro.
Grande perizia narrativa, grande comprensione dei meccanismi del raccontare, quella presentata da Massini, anche se lo spettacolo ci è sembrato debole.
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