Splendide donne, e splendide artiste, le sorelle Virginia e Martina Di Carlo.
Virginia ha 26 anni. Martina di anni ne ha ventidue.
La prima ha una tetraparesi spastica. La seconda no.
Entrambe però hanno un palmarès da fare invidia ai migliori ballerini in circolazione.
Martina è stata campionessa italiana di danze latine nel 2011, 2012, 2013, medaglia d’argento ai campionati mondiali a Grass nel 2014.
Virginia non è stata da meno. Campionessa italiana paraolimpica nel 2011, 2013, 2014, 2015.
A unire le due sorelle il percorso artistico e il percorso umano. A unirle una forte sorellanza fatta di intese, litigi, amore. Intervistarle è stato un vero piacere.
È stato affascinante assistere a un dialogo in cui entrambe rispettavano i tempi d’intervento l’una dell’altra. Ammirevole la loro capacità d’ascoltoreciproca. E d’altronde non potrebbe essere altrimenti. Questa intesa si ammira anche nelle loro performance. Una per tutte: i Campionati italiani del 2016. Virginia e Martina sono sedute una davanti all’altra, come fossero davanti a uno specchio. Virginia è su una carrozzina a spinta, Martina su uno sgabello con rotelle. Entrambe compiono gli stessi gesti. Ognuna si specchia nell’altra, con perfetto sincronismo. Perché come mi ha spiegato Martina. “Non c’è differenza tra una ragazza tetraplegica e una ragazza normodotata”. Non solo ha aggiunto Virginia “Io mi specchio nei movimenti di Martina, in quella fluidità priva di spasticità”.
Virginia ne ha fatta di strada da quel lontano 1992, anno della nascita e da quell’asfissia neonatale, che fa dire ai medici: “Non andrà oltre i diciotto anni. Rimarrà un vegetale”.
Ma la vita è più potente delle diagnosi dei medici.
Virginia ha superato l’asticella dei diciotto anni. Il suo carattere forte le ha consentito di raggiungere traguardi importanti. Si è laureata in Scienze Motorie, ha preso la patente, è diventata ufficialmente maestra di danza, ed è stata nominata Cavaliere della Repubblica per meriti sportivi e culturali. Potrebbe essere abbastanza per una vita sola, ma non è così. Virginia, sempre accompagnata dall’occhio vigile di Martina, ha mille progetti in fase di realizzazione. Insieme alla sorella sta ristrutturando uno spazio a Druento, il piccolo paese dove vive in provincia di Torino. Là sorgerà la scuola di danza, la “Special Angels Dance School”.
“Un progetto di inclusione che vedrà insieme ballerini disabili e non” ha detto Martina.
Virginia ha tenuto a precisare che ha imparato prima a ballare, poi a camminare.
“Avevo undici anni e finalmente, dopo aver vinto le resistenze dei miei genitori, che temevano la delusione che avrei potuto avere, ho assistito a una lezione di Martina. Mentre provava mi sono alzata in piedi e ho iniziato a imitare quei passi”.
E da lì Virginia non si è più fermata, da sola o in coppia con Martina continua a ballare.
“Quando ballo non penso ai miei problemi. Sono totalmente immersa in ciò che sto facendo”. Ha raccontato Virginia.
Noi possiamo aiutarla a non fermarsi partecipando alla campagna di crowdfunding che le sorelle Di Carlo hanno lanciato, per portare a termine i lavori di ristrutturazione del loro spazio, e perché si possano adottare quei ballerini disabili che non hanno i soldi per pagare le lezioni. Perché la danza è “Una strada che porta verso la socializzazione, e a migliore le condizioni di salute” ha spiegato Martina.
Per aiutare queste due splendide artiste basta aprire il link che spiega il loro progetto.
https://www.eppela.com/it/projects/22695-special-angels-dance-school
Lo spazio c’è già. Acquistato con tanti sacrifici da parte dei genitori di Virginia e Martina.
Adesso tocca a noi.